Nonostante la crisi che ha messo in ginocchio molti settori, il comparto turistico e alberghiero sembra di godere di ottima salute: le statistiche confermano un trend positivo, con un valore di mercato che dal 2005 al 2015 è quasi raddoppiato, raggiungendo una cifra pari a quasi $1.26 trilioni di dollari.
Un contributo a questo incremento è certamente da attribuire alla tecnologia e ai nuovi mezzi di comunicazione che hanno permesso ai viaggiatori non solo di scoprire nuove mete, ma soprattutto di poter viaggiare a prezzi accessibili, alloggiando in alberghi già recensiti da altri viaggiatori.
La stessa tecnologia che ha portato indubbi vantaggi alle aziende del settore, ha però obbligato di fatto le organizzazioni a ridisegnare le strategie di marketing: in un panorama caratterizzato da crescente competizione, dalla presenza di numerose piattaforme dedicate alle prenotazioni online, e dall’utilizzo dei dispositivi mobile anche per cercare e prenotare le vacanze, diventa necessario adattarsi a quello che impone il mercato e il consumatore finale attraverso l’adozione di percorsi prima impensabili.
Secondo MDG advertising, nel campo dell’Hospitality saranno cinque i trend di marketing che le aziende dovranno adottare nel 2018 per mantenere competitività nel mercato:
I 5 trend di Marketing nel settore Hospitality
- Il digitale diventa primario. I consumer hanno ormai affidato alla rete tutto l’iter di prenotazione delle vacanze, dalla pianificazione (71%), all’acquisto (79%) fino alla prenotazione vera e propria (83%), utilizzando principalmente i motori di ricerca, OTA o siti di recensioni. Si stima che nel 2018 il giro d’affari legato al booking online raggiungerà i $198 miliardi di dollari. Qualsiasi strategia di marketing nel settore turistico e alberghiero quindi non potrà fare a meno del digital marketing.
- Puntare sui motori di ricerca. Più della metà dei viaggiatori (63%) si affida ai motori di ricerca per organizzare la vacanza. Sono soprattutto i più giovani a utilizzarli: si stima che il 53% dei 18-34enni cerchi informazioni sugli alloggi proprio sui motori di ricerca. In quest’ottica, le strategie di SEO e SEM, ma soprattutto gli annunci sponsorizzati diventano il mezzo migliore per catturare l’attenzione dei consumer: il 36% dei viaggiatori ha infatti contattato un’agenzia dopo aver visto un’adv sui motori di ricerca.
- Mobile e Desktop diventano alleati. Nel settore Hospitality, smartphone e PC Desktop non sono in contrapposizione, anzi diventano mezzi essenziali e parte integrante delle strategie di marketing. Se è vero che permane l’impiego dei dispositivi mobile (il 42% cerca ispirazione per i viaggi proprio tramite smartphone), il PC Desktop resta il mezzo più utilizzato per cercare un alloggio (76%) e per prenotare (67%). Il quadro cambia quando si esaminano i comportamenti della Gen Z: il 67% utilizza lo smartphone per cercare un’idea per il viaggio, e il 78% lo utilizza durante il viaggio.
- I contenuti visuali diventano essenziali. Quanto più le piattaforme online si focalizzano sui contenuti visuali, tanto più le immagini e i video diventano un elemento essenziale di qualsiasi strategia di marketing. Nel settore turistico e alberghiero questo concetto si trasforma in regola: i viaggiatori infatti dichiarano che sono Instagram, Snapchat e YouTube le piattaforme che più di altre influenzano le loro decisioni. Inoltre sono proprio le immagini ad influenzare più aspetti del travel journey: il 51% dichiara che l’immagine in un travel adv può influenzare le decisioni di viaggio, e il 49% utilizza i contenuti del sito web dedicato ai viaggi quando decide di organizzare una vacanza. Dati questi che testimoniano come sia altissimo il ROI legato all’utilizzo di immagini nel settore viaggi, e di come nel 2018 sarà centrale investire in questa forma di marketing.
- Accontentare i clienti fedeli. Un cliente è fedele fino a quando l’azienda risponde efficacemente alle richieste e anticipa i suoi bisogni. Nel settore Hospitality il 55% dichiara che i memebership program giocano un ruolo essenziale nelle decisioni legate alla prenotazione di un viaggio. Se da una parte questo vuol dire che la loro predisposizione alle iniziative di marketing (digital messaging e personalizzazione online) è altissima, dall’altra non significa che siano totalmente impermeabili a qualsiasi offerta o proposta che arriva dall’azienda. Anzi: un cliente è fedele all’azienda se sa di ricevere una qualsiasi forma di vantaggio. È infatti consuetudine anche dei consumer legati a loyalty program quella di cercare online prezzi e sconti in previsione del viaggio: il 67% opterebbe per l’adesione ad un altro programma se fosse garantito un prezzo migliore, e il 50% dichiara che è comunque propenso a prenotare presso un altro brand. Le strategie di Marketing nel 2018, quindi, dovranno necessariamente mettere in campo strategie che prendono in considerazione i bisogni e le richieste dei consumer.